Per voi un blog dedicato interamente ai Libri: libri antichi, moderni, contemporanei, divertenti, impegnati, di ogni genere e argomento. Un blog dedicato, però, anche a ciò che va oltre i libri, a ciò che da essi scaturisce: idee, sentimenti, riflessioni e tutto quello che, dalla notte dei tempi ai nostri giorni, ha sempre spaventato i dittatori, i fanatici e gli ipocriti ed ha sempre fatto progredire la civiltà e la libertà interiore di ogni individuo.
Citazione della settimana
CITAZIONE DELLA SETTIMANA
"...una volta che sai cos'è la cosa che vuoi che sia vera, l'istinto è un mezzo molto utile per metterti nelle condizioni di sapere che è vera."
(da Douglas Adams, Addio, e grazie per tutto il pesce; Milano, Mondadori, 1986)
mercoledì 6 giugno 2012
Prigionieri del paradiso, di Arto Paasilinna
Anno di pubblicazione (edizione
originale): 1974
Titolo finlandese originale: Paratiisisaaren vangit
Come un topos letterario può
diventare un viaggio interiore, velato da una sottile ironia.
Un aereo che trasporta per conto dell'ONU
personale medico e tecnico, colpito da una tempesta mentre sorvola il Pacifico,
è costretto ad un ammaraggio di fortuna al largo della Melanesia. L'equipaggio
inglese e i passeggeri, un insieme composito di ostetriche e boscaioli
finlandesi, infermiere svedesi e medici di varie nazionalità scandinave, a cui
si aggiunge il giornalista che narra i fatti in prima persona, approdano su
un'isola apparentemente deserta e inospitale.
Nei primi tempi, in effetti, la vita
sull'isola risulta davvero ostica per i naufraghi civilizzati, e il problema
principale è il cibo. Col tempo, però, essi imparano a muoversi nella foresta,
a costruire abitazioni confortevoli, a cacciare e a pescare, riuscendo persino
a creare una sorta di frigorifero naturale in cui conservare il cibo in
eccesso.
Ben presto costituiscono, per necessità di
sopravvivenza, un sistema "politico" con regole da rispettare e
responsabili nominati democraticamente, e basano la propria convivenza
sull'aiuto reciproco e la condivisione delle risorse disponibili. Con gli abiti
superflui e il pudore, decadono anche tante inutili convenzioni e barriere interpersonali.
La comunità convive pacificamente, tranne che per qualche episodio isolato, e
nascono molti amori.
Per tanti dei naufraghi, in fin dei conti,
la situazione diventa davvero paradisiaca, tanto che, quando finalmente, dopo
molti mesi, riescono ad ottenere aiuto, molti di essi cercano di sottrarsi al
salvataggio e ad una vita "normale" che ormai vedono come una
sgradevole costrizione.
La vicenda narrata da Paasilinna può
essere forse utopica, ma avventurarvisi (specie se la si legge tutta d'un
fiato) significa avere la sensazione di viverla insieme ai suoi protagonisti,
per quello che non è solo un viaggio lontano dalla solita routine e dalla
propria quotidianità, ma anche un'esperienza esistenziale, che apre squarci di
consapevolezza sul proprio modo di vivere e che lascia dentro indubbiamente
molta nostalgia.
Arto Paasilinna (autore finlandese nato a
Kittilä nel 1942) è il creatore del genere del romanzo umoristico-ecologico. I
suoi romanzi (tra cui L'anno della lepre, del 1975, Il
mugnaio urlante, del 1981, Il figlio del dio del tuono,
del 1984, e molti altri) offrono sempre una visione della vita molto diversa da
quella a cui si è abituati, proponendo, attraverso le vicende vissute dai
personaggi, altri modelli e approcci, che, anche quando non li si voglia
mettere in pratica, forniscono pur sempre un interessantissimo metro di
paragone per giudicare la propria quotidianità, metterla in discussione e
comprenderne i limiti.
Gridoux
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