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"...una volta che sai cos'è la cosa che vuoi che sia vera, l'istinto è un mezzo molto utile per metterti nelle condizioni di sapere che è vera."

(da Douglas Adams, Addio, e grazie per tutto il pesce; Milano, Mondadori, 1986)

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sabato 19 novembre 2011

La donna del Père-Lachaise, di Claude Izner


Anno di pubblicazione: 2007
Titolo originale:  La Disparue du Père-Lachaise

Un giallo storico e un po' sognante.

Siamo nella Parigi del 1890.
Una nobildonna, Odette de Valois, scompare nel cimitero del Père-Lachaise, dove si è recata a far visita alla tomba del marito. La sua giovane domestica, terrorizzata, chiede aiuto a Victor Legris, un libraio trentenne, ex amante della donna scomparsa e appassionato di indagini e misteri da risolvere. Aiutato dal giovane Joseph, il suo commesso, Victor inizia a indagare sull'episodio e sulle morti ad esso collegate, muovendosi nei luoghi più caratteristici della capitale, tra caffè, atelier, strade affollate, ville ed edifici fatiscenti, sulle tracce di un quadro scomparso e di un assassino che sembra essere onnipresente.

Non è solo la trama davvero intrigante che rende questo giallo estremamente interessante e piacevole da leggere: c'è molto di più.
Prima di tutto il fascino e l'atmosfera sognante, carica di suggestioni, della Parigi di fine '800, con i suoi locali, i suoi artisti e i suoi poeti maledetti. Sono gli anni di France, Zola, Mallarmé e Verlaine, gli anni che vedono la nascita del Moulin-Rouge e del Chat Noir, della Tour Eiffel e di un fermento scientifico che porta a grandi scoperte, ma anche gli anni delle rivendicazioni operaie e dei primi slanci di emancipazione femminile.
In questo contesto si collocano personaggi altrettanto unici ed interessanti, tratteggiati con grande maestria: Victor Legris, il libraio-investigatore, Kenji Mori, il suo padre adottivo, giapponese, Tasha, la sua fidanzata pittrice, Joseph, il commesso divoratore di libri e aspirante scrittore, père Moscou, reduce che vive di espedienti e ricordi evanescenti del passato. Sono solo alcuni dei personaggi che animano le pagine di quello che non può essere definito semplicemente un romanzo d'intrattenimento.

La donna del Père-Lachaise è il secondo di una serie di gialli che hanno per protagonista il libraio Victor Legris e le persone che lo circondano, le cui vicende private, per nulla banali, si sviluppano parallelamente ai casi che di volta in volta vengono risolti. Di Claude Izner, pseudonimo di due scrittrici parigine a loro volta libraie, in Italia sono stati pubblicati finora (novembre 2011) sei titoli: Il mistero di rue des Saints-Pères, La donna del Père-Lachaise, Il delitto di Montmartre, L'assassino del Marais, Il rilegatore di Batignolles e Il talismano della Villette. La figura del libraio-investigatore, nel primo romanzo più impulsivo e paranoico che perspicace, viene a delinearsi in modo compiuto solo nel secondo episodio della serie; il suo profilo psicologico, invece, cambia di continuo, insieme alle vicende vissute dal personaggio.
Per quanto riguarda i romanzi affini, sarebbe impossibile citare qui tutti i gialli di Agatha Christie, Georges Simenon, Arthur Conan Doyle e di tutti gli altri maestri di questo genere. Si possono invece menzionare alcuni altri gialli storici, come quelli di Ellis Peters, ambientati nell'Inghilterra medievale, dei quali è protagonista il monaco Cadfael, o quelli di Robert van Gulik, che trovano la loro collocazione storica nella Cina del VII secolo d.C.. oltre a questi, naturalmente, va ricordato Il nome della rosa di Umberto Eco, che non fa parte di un filone e che, d'altronde, non soltanto per questo è un libro unico.
Se avete altri esempi da suggerire, citateli pure nei commenti a questo post, insieme alle vostre impressioni sul libro recensito.

Gridoux

2 commenti:

  1. Ma che bel romanzo, viene proprio voglia di leggerlo.
    Non appena avrò occasione andrò in libreria a prendermene una copia.
    Io impazzisco per i gialli e questa raccolta di Izner fa proprio al caso mio!!
    Il tuo blog l'ho scoperto per caso, ma ora sicuramente sarò felice di seguirti perchè è davvero molto interessante per un'appassionata della lettura come lo sono io!!

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  2. Grazie, benvenuta!
    E' davvero un bel giallo in effetti: la trama è molto intrigante e l'atmosfera storica è ricostruita davvero bene.
    Io ho letto anche il primo e il terzo della serie, ma credo che questo sia il migliore. Comunque sono tutti belli.
    Ciao,
    Gridoux

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