Per voi un blog dedicato interamente ai Libri: libri antichi, moderni, contemporanei, divertenti, impegnati, di ogni genere e argomento. Un blog dedicato, però, anche a ciò che va oltre i libri, a ciò che da essi scaturisce: idee, sentimenti, riflessioni e tutto quello che, dalla notte dei tempi ai nostri giorni, ha sempre spaventato i dittatori, i fanatici e gli ipocriti ed ha sempre fatto progredire la civiltà e la libertà interiore di ogni individuo.
Citazione della settimana
CITAZIONE DELLA SETTIMANA
"...una volta che sai cos'è la cosa che vuoi che sia vera, l'istinto è un mezzo molto utile per metterti nelle condizioni di sapere che è vera."
(da Douglas Adams, Addio, e grazie per tutto il pesce; Milano, Mondadori, 1986)
mercoledì 21 dicembre 2011
Sostiene Pereira, di Antonio Tabucchi
Anno di pubblicazione: 1994
Sostiene Pereira. Una testimonianza. è uno dei più bei romanzi italiani degli ultimi vent'anni, forse il migliore.
Siamo in Portogallo, tra il luglio e l'agosto del 1938, nel pieno della dittatura di Salazar.
Il dottor Pereira è un giornalista, responsabile della pagina culturale del Lisboa, giornale pomeridiano della capitale portoghese. E' un vedovo malinconico, un uomo grasso che compensa col cibo la propria infelicità. Trascorre le sue giornate tra le omelette e le limonate del Café Orquídea e la redazione culturale di Rua Rodrigo da Fonseca. E' cattolico osservante.
Ha l'abitudine di parlare col ritratto della moglie defunta e, non avendo superato il lutto, vive sospeso tra la nostalgia di un passato felice e il pensiero costante della morte, vissuta come tramite per ricongiungersi idealmente alla donna. Per questo, vive quasi estraneo alla realtà che lo circonda.
Un giorno conosce Francesco Monteiro Rossi, giovane laureato in filosofia al quale decide di affidare una rubrica di necrologi per autori scomparsi. Il ragazzo gli propone, però, articoli sempre impubblicabili, perché ostili alle idee del regime salazarista, e, insieme alla sua fidanzata, Marta, finisce per coinvolgerlo, chiedendogli un appoggio esterno, nell'attività di opposizione alla dittatura. Pereira non lo licenzia, decidendo invece di aiutarlo, anche economicamente, perché probabilmente vede in lui il figlio che non ha mai avuto.
Intanto le violenze della polizia sollecitano in grado sempre maggiore il senso etico del giornalista e si fa sempre più pesante la pressione della censura sulle sue scelte editoriali. Tutto ciò porta Pereira a maturare gradualmente una consapevolezza maggiore della situazione contemporanea e un senso di colpa per la propria indifferenza politica, finché la tragica fine di Monteiro Rossi gli dà la forza per ribellarsi definitivamente alla propria accidia e alla censura del regime, proiettandolo verso una vita nuova.
La vicenda narrata, che trae spunto da un fatto vero (almeno per quanto riguarda la svolta finale), si presenta come un resoconto preciso e dettagliato, simile a un verbale di polizia, scandito dalla formula che dà il titolo al libro. Ma questa veste narrativa, che potrebbe sembrare fredda e distaccata, si colora di emozioni e tratti psicologici vivi e intensi, lasciando trasparire, in un quadro lucido ma coinvolgente, una vicenda umana profonda, caratterizzata da conflitti interiori che riguardano aspetti fondamentali del vivere, come la nostalgia, il dolore, l'etica e l'impegno civile.
Alcune altre opere di Antonio Tabucchi sono Piazza d'Italia (1975), Donna di porto Pim (1983), Piccoli equivoci senza importanza (1985), Requiem (1992), L'oca al passo (2006) e moltissime altre.
Da Sostiene Pereira è stato tratto, nel 1995, l'omonimo film di Roberto Faenza.
Gridoux
Etichette:
Antonio Tabucchi,
Letteratura italiana,
Recensioni,
Sostiene Pereira
martedì 13 dicembre 2011
Più libri più liberi - decima edizione
Si è conclusa domenica scorsa (11-12-2011), dopo cinque giorni di intensa attività, la decima fiera della piccola e media editoria di Roma, Più libri più liberi, ospitata anche quest'anno dai vasti spazi del Palazzo dei Congressi dell'Eur.
Animata dalla volontà di mettere in luce e far conoscere anche le case editrici meno note, ha visto la partecipazione di più di 400 editori, di distributori come IBS, di varie associazioni (tra cui Bel-ami e Librerie indipendenti) e di autori più e meno noti, ma sempre interessanti, come Andrea Molesini, Alessandro Barbero, Shadi Hamadi, Joe Lake, Amara Lakhous, Luli Gabrieli, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto e moltissimi altri.
Tra le iniziative che hanno affiancato l'attività dei numerosi espositori, si segnala la Bibliolibreria, uno spazio dedicato al prestito o all'acquisto di libri, il Caffè letterario, lo Spazio giovani, con molte iniziative per bambini e ragazzi di tutte le età, e una serie di incontri su temi attuali e davvero interessanti, tra cui "Figli di tante Patrie. Scrittori di seconda generazione raccontano le prime", "Biblioteche in tempo di crisi", "Architettura della città e spazi culturali" e "La traduzione letteraria: testimonianze dalla filiera del libro".
La manifestazione, sostenuta da Biblioteche di Roma e dal Comune della capitale, è stata seguita da Fahrenheit, il programma di Radio 3 dedicato ai libri.
Lascio a voi il commento su quest'iniziativa culturale: scrivete cosa ne pensate e, se vi avete preso parte (da spettatori o da protagonisti), che impressioni ne avete ricavato.
Bob
lunedì 5 dicembre 2011
Il gioco dell'amore e del caso, di Pierre de Marivaux
Commedia in tre atti, ambientata a Parigi
Prima rappresentazione: 1730
Titolo originale: Le jeu de l'amour et du hasard
Una celebre commedia degli equivoci che si colloca nel '700 francese.
Silvia sa bene che non è facile trovare un buon partito: quanti uomini, all'apparenza gentili e gioviali, si rivelano poi, una volta sposati, noiosi, scontrosi o prepotenti... Così, quando il padre Orgone le propone come futuro marito Dorante, all'apparenza un bravissimo giovane, Silvia, per poter osservare e valutare meglio il pretendente, decide di prendere il posto della sua cameriera, Lisetta, la quale a sua volta fingerà di essere la padrona. Quello che però Silvia non sa è che anche Dorante, per lo stesso motivo, ha deciso di vestire i panni del suo servitore, lasciando a quest'ultimo, che è Arlecchino, il compito di sostituirlo, con tutte le gaffe e le gag che ne conseguono. Gli unici a sapere del doppio scambio di persona sono il signor Orgone e suo figlio Mario, che si preparano ad assistere a questa commedia nella commedia da spettatori, ma anche, in parte, da registi, dal momento che condizioneranno i personaggi e gli eventi con il loro diretto intervento, attraverso un gioco psicologico molto sottile ed astuto.
In una tipica atmosfera scanzonata da commedia dell'arte, tra inevitabili equivoci e fraintendimenti, le vicende troveranno alla fine un esito positivo, con i due protagonisti (Silvia e Dorante) che, innamoratisi l'uno dell'altra e convinti dapprima di trovare un ostacolo nella differenza di ceto sociale (vedono entrambi nell'altro un servitore), scopriranno infine la lieta verità, che rimuoverà ogni ostacolo, portando i due giovani al settimo cielo. Analoga sorte, anche se su toni diversi, avrà l'amore tra Lisetta e Arlecchino.
Questo capolavoro del teatro francese, interpretato per la prima volta a Parigi dai comici italiani nel 1730, si svolge in un contesto gioioso e spensierato, ma offre anche l'opportunità di riflettere su abitudini sociali coeve. Innanzitutto il matrimonio combinato, che sembra essere condannato dall'autore senza alcuna remora: Orgone, infatti, afferma la libertà di scelta di Silvia, la quale a sua volta insiste nel rimarcare questo suo diritto. Per quanto riguarda, invece, la differenza di ceto sociale, essa si presenta come un ostacolo consistente all'unione matrimoniale, per quanto non insormontabile: infatti Silvia, che scopre la vera identità di Dorante prima di rivelare la propria, continua a fingersi domestica allo scopo, poi riuscito,di farsi accettare come futura sposa anche in queste umili vesti.
Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux (1688-1763), considerato il commediografo francese più importante del XVIII secolo, scrisse sia per la Comédie-Française che per la Comédie-Italienne. Alcune altre sue opere teatrali sono L'amore e la verità (1720), La sorpresa dell'amore (1722), L'isola degli schiavi (1725), Il trionfo dell'amore (1732), Le false confidenze (1737) e La provinciale (1761).
Gridoux
Iscriviti a:
Post (Atom)